Zuppa di cavolfiore, patate e baccalà.
Si sà, quando la notte i pensieri rubano lo spazio al sonno l’unico metodo per cercare di dormire è quello di contare le pecore..
Ora, a me è capitato, in una fredda notte di febbraio di iniziare a contare qualcosa di simile alle pecore.
Sarà per la forma e il colore, sarà per quel famoso indovinello che mi ha sempre divertito sin da bambino (bisognava far passare da una sponda all’altra del fiume il lupo,la pecora e il cavolo con una piccola barchetta nella quale potevi portare soltanto una cosa con te, ricordandosi però che il lupo mangia la pecora e la pecora mangia il cavolo), ma io ho iniziato a contare i cavolfiori..lo so, lo so..sono completamente fuori di testa ma che ci posso fare?
Tra pecore e cavolfiori il sonno non arriva comunque, e allora decido di usare l’ispirazione per inventare una ricettina da condividere con i miei ospiti al ristorante e con tutti voi..
Comprate un cavolfiore, non troppo grande ma che sia bianco come la neve e sodo, se toccandolo sarà morbido, cambiate cavolfiore e magari anche fruttivendolo. :)
Prendete 4 patate, possibilmete a pasta gialla, da dentro quel sacco che avete giù in garage e infine rimediate una cipolletta minuscola, olio EVO, pepe nero e sale.
In una pentola con fondo spesso e bordi alti, mettete un filo d’olio, mezza cipolletta tritata e iniziate a far soffriggere dolcemente sfumando, (se vi piace) con un goccio di bianco secco.
Sbucciate le patate, tagliatele a cubetti piccoli e lasciatele da parte in acqua fredda in modo da non farle annerire. Fate lo stesso con il cavolfiore, sciacquatelo e recuperate le cimette finali, i ciuffetti bianchi per intenderci.
Mettete insieme patate e cavolfiore in pentola e mescolate per qualche minuto per far insaporire il tutto, a fiamma vivace ma non troppo. Coprite con l’acqua fredda a filo, salate e pepate abbondantemente, abbassate la fiamma e coprite.
Dopo un quarto d’ora massimo controllate la cottura, e se nel caso la zuppetta fosse ancora liquida, togliete il coperchio e lasciate addensare per qualche minuto a fiamma sostenuta.
Impiattate in una fondina e servite con dei crostini e un filo d’olio a crudo.Io servo questa zuppetta con dei tocchetti di baccalà cotti a vapori. Potete divertirvi ad abbinarci anche qualcosa di più rustico, come delle rondelle di salsiccia calabrese piccante o qualsiasi cosa secondo il vostro istinto possa star bene con cavolfiore e patate.
Una preparazione semplicissima che vi entusiasmerà, il nome che ho scelto è “notte in bianco”, superficiale sarebbe spiegarvi il motivo. ;)
Ah, mi raccomando continuate a contare le pecore, il cavolfiore non fa nessun effetto.
Buona cena e buonanotte.
Bruno De Francesco